A essere presa di mira è stata la prima cappella a sinistra per chi entra dal cancello principale del cimitero di Tezze, appartenente alla famiglia Zanon. La signora Rita, che tutte le mattine fa visita al marito Rino Zanon, che se n'è andato otto anni fa, è distrutta. La 77enne è molto conosciuta in paese: per molto tempo è stata bidella alle elementari di Granella. «Anche questa mattina (ieri per chi legge, ndr.) - racconta visibilmente scossa al Gazzettino - prima di andare al mercato, sono andata a salutare mio marito. Lui mi aspetta tutti i giorni e sto bene quando sono con lui; se qualche volta manco alla messa è perché sono al cimitero. Da un anno a questa parte ci vengo due volte, una al mattino e un'altra alla sera, ma prima ci venivo anche 5 volte. Questa mattina sono giunta davanti alla cappella e ho notato le porte socchiuse. Subito ho pensato alla figlia, che era passata con i bambini domenica pomeriggio. Ma non era così. «La mia amarezza è stata grande quando ho visto il pavimento pieno di mozziconi di sigarette, di polvere bianca che sembrava farina e di chiazze biancastre che non voglio nemmeno qualificare. Mi sono sentita mancare, per fortuna che c'era nei paraggi un’amica, pure lei vedova, che mi ha sorretto. Ho chiamato subito la figlia che ha allertato Paolo Miotti, il responsabile della squadra esterna del Comune. È arrivato e coi guanti ha raccolto dei mozziconi di sigaretta e un po’ di polvere bianca ed ha consegnato il tutto alla Polizia locale. Poi ho cominciato a pulire. Ho finito stremata, all'una». Sicuramente il Comune consegnerà i reperti biologici alle forze dell’ordine per ricavare il dna. Gli investigatori verificheranno se il gesto dell’altra notte sia stata un’orripilante bravata a sfondo sessuale o addirittura una messa nera.
leggo.it
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