sabato 3 marzo 2012

ROSSELLA URRU È LIBERA IN MALI. "SCAMBIO CON SALFITA DI AL QAEDA"

ROMA -  Secondo quanto riferisce la televisione araba Al Jazeera, sarebbe stata liberata Rossella Urru. La cooperante italiana coordinatrice del Cisp (Comitato Internazionale per lo Sviluppo dei Popoli) per progetti nei campi dei rifugiati in Saharawi, è stata rapita tra il 22 e il 23 ottobre nel sud dell’Algeria assieme a due colleghi spagnoli. Il sequestro è stato rivendicato dal Movimento Unito per la jiahad in Africa, un gruppo di separatisti di Al Qaeda.
Secondo il sito mauritano 'Sahara media', la cooperante italiana Rossella Urru sarebbe stata rilasciata oggi dai terroristi di al-Qaeda nel maghreb islamico insieme al poliziotto mauritano, Aal Ould al-Mukhtar, rapito nei mesi scorsi in un blitz dei terroristi nel sud della Mauritania. Secondo il sito mauritano, i due sarebbero stati rilasciati in cambio della scarcerazione in Mauritania di un terrorista Tuareg, Abdel Rahman Ould Madou. La Urru e il poliziotto mauritano arriveranno oggi con un aereo a Bamako. La notizia è confermata dalla Questura di Oristano.

 
LO SCAMBIO La cooperante italiana Rossella Urru sarebbe stata liberata in cambio della scarcerazione di un detenuto salafita di al-Qaeda, Abdel Rahman Madou al-Azawadi. Secondo l'agenzia mauritana 'Anì, la trattativa per la liberazione della Urru è entrata nell'ambito di quella portata avanti dalle autorità mauritane per la liberazione del loro agente di polizia, Aal Ould al-Mukhtar, rapito più di un mese fa in una caserma nel sud del paese. In questi giorni scadeva infatti l'ultimatum di al-Qaeda per la liberazione di al-Mukhtar. I terroristi chiedevano in cambio il rilascio di alcuni loro uomini detenuti nelle carceri mauritane. La liberazione della Urru sarebbe quindi avvenuta in cambio del rilascio di al-Azawadi, fermato nell'est della Mauritania nell'ambito delle indagini sul rapimento di alcuni occidentali avvenuto nel 2010. Il terrorista era stato scarcerato ieri e portato lungo il confine tra Mali e Mauritania per consegnarlo agli uomini di al-Qaeda. Questa scarcerazione ha consentito alla Urru e al poliziotto mauritano di essere liberati ieri sera per poi giungere nella notte a Nouakchott. Ora è attesa nelle prossime ore la scarcerazione di altri due detenuti di al-Qaeda per concludere lo scambio. Non si hanno notizie però dei due spagnoli rapiti il 23 ottobre del 2011 con la Urru nel sud dell'Algeria. Secondo i media locali, l'arrivo nella regione dell'inviata Margherita Boniver e i suoi contatti con le autorità mauritane potrebbe essere dietro questa operazione. La trattativa sarebbe stata condotta dal noto mediatore Mustafa Chami, sul cui capo pendeva da qualche mese un mandato di cattura della magistratura di Nouakchott proprio per i rapporti privilegiati che aveva con le cellule di al-Qaeda del nord del Mali.  

LA GIOIA DI FIORELLO "È il caso di dire hip hip Urruuuu!!", così commenta su Facebook il rilascio di Rossella Urru Fiorello, che nei giorni scorsi aveva lanciato un appello per la liberazione della cooperante sarda.

IL SINDACO A CASA URRU È arrivato a casa della famiglia di Rossella Urru il sindaco del Comune di Samugheo, in provincia di Oristano, Antonello Demelas. Lo conferma all'Adnkronos lo stesso sindaco. Demelas è stato vicino alla famiglia Urru dai primi giorni dopo il rapimento e ha fatto della liberazione di Rossella una battaglia di tutto il paese. Tremila anime nel Barigadu e centro di eccellenza dell'artigianato tessile della Sardegna, Samugheu il 18 gennaio 2011 era stato colpito dalla morte di Luca Sanna, l'alpino 32enne della ucciso a Bala Murghab, in Afghanistan, da un terrorista in uniforme che fece fuoco sui militari italiani lasciando a terra il caporalmaggiore del piccolo centro in provincia di Oristano. Graziano Urru e Marisa Frongia, 56 e 55 anni, genitori di Rossella, così come il fratello Fausto, fotografo e l'altro fratello Mauro, 22anni, durante i lunghi mesi del rapimento hanno sempre chiesto di essere lasciati tranquilli, chiusi nel silenzio e attaccati alla speranza che questa tragica vicenda si concludesse al più presto e nel migliore dei modi.

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