martedì 6 marzo 2012

Americani sempre piu’ infelici. Il West Virginia lo stato piu’ depresso


Scende per il terzo anno consecutivo l'indice della felicità per i cittadini gli Usa, generalmente tra i più ottimisti al mondo: eppure il tasso nazionale di felicità – misurato dalla Gallupp-Healthways in cifre tra 1 e 100 – ha toccato nel 2011 solo il 66.2. Un piccolo ribasso dal 2010, quando l'indice puntava la lancetta al 66.8, ma significativo del malessere ancora avvertito dopo l'esplosione della crisi economica nel 2008. I fattori che sembrano incidere sull'indice di felicità a livello statale sono l'occupazione, i guadagni, il livello di educazione, l'incidenza dell'obesità, del fumo e del crimine. Ecco allora che resistono con la palma di stato più felice le isole Hawaii, dove non a caso la longevità è la più alta degli Stati Uniti, con un aspettativa di vita pari a 81,5 anni, e le entrate medie delle famiglie si attestano sui 63,000 dollari l'anno. All'estremo opposto è invece il West Virginia, stato piagato da una obesità, che colpisce addirittura il 32.5% della popolazione, un livello di educazione tra i più bassi ed entrate medie pari a 38,000 dollari annui. Al secondo e terzo posto della classifica degli Stati più depressi figurano quindi Kentucky e Mississippi, seguiti da una manciata di altri Stati prevalentemente del Sud. Il benessere regna invece più alto, dopo le Hawaii, in North Dakota – stato con il livello di educazione più alto di tutta l'America – in Minnesota, e poi in Utah ed altre aree in particolare del Midewest e dell' West.
 
NonCiPossoCredere

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