martedì 6 marzo 2012

Amputati gli arti per errore. Super risarcimento


Al termine di una battaglia legale durata tre anni, il tribunale ha dato ragione a Tabitha Mullings, la trentacinquenne di Brooklyn, che ha ottenuto un maxi-risarcimento di 17,9 milioni di dollari. A causa della negligenza del Brooklyn Central Hospital, la donna è infatti stata costretta a subire l'amputazione di mani e piedi, oltre ad avere perso la vista da un occhio. 
Nel 2008 Mullings venne ricoverata e rimandata a casa nel giro di poche ore con la diagnosi di un calcolo renale, e con alcuni antidolorifici. Quando il giorno dopo chiamò il pronto intervento in preda a dolori lancinanti, l'infezione – non riconosciuta dai medici – si era già propagata alle estremità e non c'è stato altro da fare che tagliare entrambe le mani ed i piedi.
Il denaro non cancellerà la triste realtà che la donna deve affrontare tutti i giorni della sua vita, ma per la trentacinquenne, madre di tre figli, almeno giustizia è stata fatta. «Non posso fare nulla da sola, svegliarsi ogni mattina è un incubo», ha detto la donna, che ora sta cercando di imparare a camminare di nuovo grazie alle protesi hi-tech. A pagare il risarcimento saranno l'ospedale e due dei suoi medici, costretti a sborsare 9,4 milioni di dollari, e la città di New York, che contribuirà con 8,5 milioni.

NonCiPossoCredere

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